CAMPIONATO CADETTE: STOP CONTRO PIANORO
Amaro esordio stagionale sul prato amico per le nostre Wildcats , che rimediano una sconfitta che lascia margini di riflessione.
Parte bene Emma sul monte, e nei primi due inning chiude con soli due punti al passivo, frutto di episodi occasionali più che di vere occasioni create dagli ospiti.
L'attacco bolognese fatica e non poco a trovare le contromisure alla velocità della Milano, ed anche le basi ball concesse non si traducono in vere opportunità.
Poi, fra il terzo ed il quarto inning, si assiste ad un cedimento strutturale del nostro team, che concede alle avversarie un bonus di sette punti, senza che queste ultime si rendano protagoniste di grandi sfracelli.
Purtroppo il box di battuta del New Bologna continua a marcare visita anche dopo i tre inning concessi dal regolamento alla Milano, ed il rilievo del Pianoro viene centrato bene solo a giochi fatti, con due valide a seguire di Federica e Sara.
Il riassunto della gara è tutto qui: fragilità in difesa ed evanescenza in battuta.
Dal canto suo, la sempre generosa Giulia ha non ha certamente deluso con la sua prestazione nel cerchio, ma è mancata la coralità del gruppo.
Chi ci segue sa che uno spazio viene rigorosamente dedicato ai numeri ed anche in questo spento week end, non deluderemo in tal senso.
Partiamo dal monte, dove non si rilevano, a prima vista grandi differenze : 7 strike outs subiti e 5 fatti, 3 basi balls concesse contro le 2 degli avversari..
Ed ecco il dato discriminante: 9 valide subite contro le due messe a segno.
Se a questo aggiungiamo alcuni errori ( non proprio fisiologici ) della nostra difesa, ecco che il punteggio finale di 11 a 2 per il Pianoro è ampiamente spiegato.
Tutto quanto sopra esposto è già un passato: ora ci sono due settimane per ricaricare le batterie e mettere in essere un significativo miglioramento che è, sicuramente, nelle corde delle nostre atlete.
Il campionato non finisce domani e la stagione può e deve riservarci felici certezze e determinanti soddisfazioni.
La cura è riposta sia nelle mani capaci dei nostri tecnici, sia nelle menti delle Wildcats, con quella forza di reazione che nasce solo dalle sconfitte.
