Wildcats: piccoli fiori crescono
Dopo due trasferte consecutive, le Wildcats, si ritrovano sulla terra rossa di casa per un incontro infra settimanale con le coetanee del Pianoro.
L'alto numero delle componenti nella formazione delle Gattine, ha costretto i Tecnici a suddividerle in due formazioni omogenee, e così una intera squadra di 13 elementi è rimasta in tribuna a tifare per le compagne.
E l'andamento della partita ha offerto emozioni per motivare un sano tifo. Naturalmente le nostre Gattine pagano il fatto di non poter ancora disporre di lanciatrici con un minimo di preparazione, ma la buona prestazione difensiva ha reso meno determinante questo fattore. La partita è scivolata veloce ed equilibrata, sino in chiusura, quando le ospiti hanno allungato sul 7 a 4. E questo sarà anche il punteggio finale, sebbene, a onor del vero, proprio nella parte bassa del quinto e ultimo inning, le Selvagge si sono trovate a basi piene e zero fuori. Ma è ancora un po' presto per gestire situazioni del genere se non lancia il fido Giorgio e la gara si è chiusa senza danni per le ospiti.
Il commento: d'accordo di fronte non c'era la nazionale a stelle e strisce, ma qualcuno poteva immaginare che le Wildcats potessero organizzare una difesa capace di fare tanti out?
Chi era presente avrà ancora negli occhi la splendida presa al volo di Khadija, o l'assistenza a Esterno / casa di Martino, con relativa eliminazione operata da Letizia.
Ovviamente la gioventù agonistica paga il giusto dazio nel box, con la pallina lanciata dalle avversarie e non amichevolmente passata. Ma se le Gattine Selvagge fossero già in grado di disciplinarsi nel box e battere con efficacia, diciamolo, forse parlerebbero tutte inglese con forte accento americano.