Scontro al calor bianco ( e non solo per il clima estivo ) quello andato in scena sabato 27 Maggio allo "Spisni " fra le Cadette del New Bologna e l'avversario di sempre: il Pianoro.
Doveva essere una battaglia fra le regine del monte e tutte le previsioni della vigilia sono state rispettate : Beatrice per le bianco blu e Maia Milano per le ospiti hanno offerto uno spettacolo di primissimo piano al folto pubblico presente.
Partono subito forte le nostre Wildcats: Sabrin centra il primo lancio avversario e sugli sviluppi del line up si invola per il primo punto.
Ma da ora in poi saranno le difese le vere protagoniste della gara.
Il risultato non si muove sino al quarto attacco delle pianoresi, quando Beatrice non trova gli angoli del piatto e subisce una valida. Anche le ospiti sono brave a sfruttare l'occasione ed il pareggio è cosa fatta.
Ma negli inning successivi le difese rimangono immacolate anche con il cambio delle rispettive lanciatrici.
Emma in pedana non si emoziona e gli inning regolamentari si fermano col parziale di 1 a 1.
Per il tie break risale in pedana Beatrice e la difesa del New Bologna non concede sbavature ed impedisce al Pianoro di andare a segno.
Per la parte bassa del supplementare le nostre Wildcats aprono con Manuela sul cuscino di seconda che una rubata coraggiosa porta poi in terza.
Anche le nostre avversarie vanificano i primi due tentativi di vittoria.
Il terzo assalto toccherebbe a Beatrice, ma la forte atleta riceve una base intenzionale.
È la volta nel box di Valentina, già protagonista in precedenza di due valide. Bordata agli esterni e pasticcio difensivo fra due giocatrici che finiscono per danneggiarsi a vicenda consegnando su un piatto d'argento la vittoria alle bolognesi.
Che dire ? Onore ad entrambe le formazioni, che hanno saputo riportare il softball a punteggi coerenti con una gara vera.
Onore delle armi alle lanciatrici avversarie, che hanno concesso veramente il minimo sindacale, ma grandi complimenti al duo Beatrice / Emma che ben guidate dietro al piatto da Clara e Giorgia, hanno fatto sentire tutto il loro peso, concedendo solo 4 valide totali infilando ben 10 strike outs complessivi.
Ora, dopo questa corroborante iniezione di fiducia, che ci avvicina considerevolmente ai vertici del girone, ci sentiamo pronti per le nuove e decisive sfide che determineranno le aventi diritto a proseguire nel cammino nazionale.

Imprevisto doppia sconfitta in quel di Collecchio per le nostre Wildcats, che, orfane di Sandro Carati alle prese con un infortunio, non sono riuscite a dare al loro allenatore una tangibile soddisfazione.
Luce verde su gara uno e siamo già alle prese con le nostre incertezze.
In attacco gettiamo al vento una ghiotta occasione per passare in vantaggio e veniamo subito puniti col massimo della pena ( 4 punti ), complice una difesa non ancora entrata nel vivo della gara.
Anche gli inning successivi si snodano sulla falsariga del primo e ci troviamo in fretta con un passivo importante.
Cambia il lanciatore avversario e cambia anche la potenza del nostro box di battuta: fra doppi e tripli ricuciamo lo strappo, solo per rendere, al termine la sconfitta in termini più accettabili.
Si chiude l'ultimo nostro attacco sul punteggio di 12 a 6 per le locali.
Parte sotto una leggera pioggia gara due, ma non sarà il tempo a metterci in difficoltà quanto la nostra mancanza di determinazione.
Il box di battuta, che comunque aveva ben impressionato in gara uno, si ritrova a subire eccessivamente i lanci di un pitcher non esattamente di prima fascia.
Il nostro monte di lancio con Emma prima e Beatrice poi, frena egregiamente l'attacco delle padrone di casa, ma non riceve un grande supporto sia dalla difesa sia dalla una corsa sulle basi non proprio impeccabile.
Si arriva così all'ultimo assalto per le locali e lo score ci vede ancora in vantaggio per 4 a 3.
Purtroppo non riusciamo a contenere la voglia di vincere delle ragazze di casa ed una valida fortunosa consegna anche gara due alle nostre avversarie col punteggio di 5 a 4.
Giornata grigia per tre fattori: clima, risultati e numeri.
Non potendo intervenire più di tanto sui primi due fattori della nostra debacle, analizziamo i numeri.
Mai come questa volta le aride cifre si rivelano contradditorie fra loro.
Prendiamo gara uno e diciamo subito che, in analogia con gara due, il nostro problema non è sulla pedana di lancio.
Poche basi su ball ( 3 ) spalmate su due partite ) e nessuna valida da extra base, a fronte di 11 K.
Un line up da 10 valide ( sempre in gara uno ), con due doppi e due tripli ( Chiara e Giuliana; Emma e Valentina ). Basterebbero queste cifre a scrivere senza difficoltà il nome della squadra vincitrice.
Tuttavia, seguendo la massima del football di oltre atlantico che recita che l'attacco fa vendere biglietti, ma le partite si vincono in difesa, è proprio in questo ultimo dato che abbiamo proposto alcune lacune.
Ed è qui la chiave dei nostri momenti difficili: un serie non comune di incertezze finiscono per non supportare a dovere il prezioso lavoro sul monte.
Identificato il male, si sceglie la cura: il lavoro in allenamento von la certezza di una seconda parte di campionato in sicuro crescendo.