FLAMINGOS: PARTENZA DA FORLì
- Scritto da Simone
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Dopo tanta palestra e pochissimo campo, i nostri Fenicotteri hanno debuttato sul diamante di Forlì per la prima giornata del campionato nazionale Under 15. Due le gare in cartellone, la prima contro le padrone di casa dell’unione Piranhas / Forlì e, a seguire, contro lo Crocetta Parma.
Gara uno ha avuto l’esito preventivabile con un largo successo per le romagnole, ma i numeri non dicono esattamente la stessa cosa. Nel box le due formazioni si sono quasi equivalse (5 valide per Forlì, 3 per le bolognesi), buono anche il numero degli strike outs equamente ripartiti fra Giorgia e Lalla (4 a testa), ma dove abbiamo concesso qualcosa di troppo è stato nella scelta delle giocate difensive. Assistenze un po’ originali, non tanto per la qualità del tiro, quanto per la loro destinazione finale, troppo spesso non in linea con la logica del gioco. Se vogliamo concedere qualche attenuante d’ufficio, possiamo portare il fatto che alcune defezioni, anche dell’ultima ora, abbiano obbligato a rivedere l’intero assetto difensivo, con parecchi debutti.
Debutti che hanno continuato anche contro Crocetta Parma, ma la gara ha avuto un andamento diverso. Più simili i valori in campo, la gara ha vissuto su un sostanziale equilibrio, anche se le Flamingos hanno sempre trovato il modo di segnare punti preziosi. Si arriva così al sesto ed ultimo inning con le nostre grigio rosa avanti per 9 a 5. Parma non molla e un triplo a basi cariche propizia il riaggancio. L’ultimo attacco è per noi e con due eliminati e seconda e terza occupate, Viola ha infilato la battuta partita.
LE CONCLUSIONI. Il forzato mixer dei ruoli non ha aiutato la nostra presa di contatto con il diamante, ma gli errori sui fondamentali si sono fermati a due, peraltro abbastanza veniali. Abbiamo scoperto una fortissima Viola nel difficile ruolo del ricevitore, svolto con una sicurezza sorprendente. Le lanciatrici Lalla e Giorgia difettano, come era logico attendersi, di un sicuro controllo (Giorgia era alla sua prima esibizione da una pedana vera…), ma hanno concesso molto poco e hanno chiuso la giornata con 14 avversari lasciati al piatto. Qualche ombra in più nel line up, non apparso all'altezza delle performances ottenute nelle amichevoli. Pazienza, attribuiamo alle nostre Flamingos le loro reali potenzialità che meglio si esprimeranno con l’apprendimento dei corretti meccanismi difensivi. E, confidiamo che, giocando, possa passare loro anche l’endemica agitazione che sembra coglierle ogni volta che percorrono il sentiero dug out – box di battuta.
[Maurizio]